Il Pane, un’esca ottima per la pesca

Il Pane un’esca ottima per la pesca.

Cambiano le canne, i fili, i mulinelli, ma il pane risulta ancora oggi l’arma vincente per la pesca in porto. potrebbe anche interessarti la pastura per chi pesca .

Il pane è l’esca migliore per i cefali ma il suo raggio d’azione e assai più ampio: lo gradiscono anche saraghi,mormore,salpe,menole,occhiate e altri sparidi.

In altre parole ,nella scelta delle esche da porto e da considerarsi un esca universale

Non sempre è facile da applicare e da trattenere sull’amo, ma i cefali – e non solo – ne sono assai ghiotti, specialmente se soffice e poco compatto.

Ne esistono diversi tipi: il più pratico e tenace è sicuramente il pane francese (venduto in confezioni specifiche per la pesca oppure o anche pan Carrè o usare pane raffermo privato della crosta ): basta inumidirlo prima di usarlo.

Tuttavia la classica treccia di pane bianco duro è la più efficace per la pesca al cefalo.

La preparazione del pane a treccia è un po’ complessa: occorre eliminare la crosta superficiale, poi inumidirlo alcune ore prima (meglio se con acqua calda, di mare), strizzarlo con forza e mantenerlo in uno straccio -umido; la consistenza ideale si ottiene quando la treccia si srotola facilmente e la mollica bianca può essere staccata a piccole strisce strette per essere arrotolate sull’amo.

Nel gergo dei pescatori, si chiama la fila.

Pane francese ottimo per la pesca

Per utilizzare il pane come esca, è possibile utilizzare una serie di tecniche diverse.

Una tecnica comune consiste nel fare una pallina di pane, inserirla nell’amo e lanciare il tutto nell’acqua. Un’altra tecnica prevede di utilizzare il pane come esca galleggiante, legandolo ad un galleggiante e lasciandolo galleggiare sull’acqua(la pesca al cefalo)

Scritto da DAVIDE MONA per Raccontidipesca

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Pubblicato da Raccontidipesca

Pescatore e blogger per passione ! Nel tempo, ho sperimentato diverse tecniche di pesca, dal surf casting al legering al bolentino,passando dalla bolognese all’inglese, sia in acqua dolce che in mare. Ho seguito l’evoluzione della pesca “moderna”, come lo spinning e l’eging, con le varie sottospecie come il light rock fishing. Grazie agli articoli e ai post che pubblico, ho avuto il piacere di entrare in contatto con numerosi pescatori e appassionati che mi supportano nella scrittura, condividendo le loro esperienze, scoperte, tecniche, novità e suggerimenti. Da più di dieci anni scrivo e condivido le mie avventure di pesca con voi, nella speranza di ispirare e coinvolgere in questa meravigliosa attività. Attraverso il blog e i vari canali social ,come un gruppo e una pagina su Facebook , instagram ,Twitter, Pinterest . Spero che il mio entusiasmo sia contagioso e che, insieme, possiamo continuare a imparare, condividere e goderci la bellezza della pesca. Percorrendo la strada della ricerca dell’aggiornamento e della condivisione cerco di promuovere e condividere la pesca in tutte le sue forme , nel rispetto dell’ambiente e della natura cercando di far conoscere questa difficile parola che è il catch e release. A presto, amici pescatori !