L’Ombrina: Pescare il Tesoro Nascosto dei Mari Italiani.

Scritto da DAVIDE MONA per Raccontidipesca

L’Ombrina: Il Tesoro Nascosto dei Mari Italiani

Cari amici pescatori e amanti del mare, oggi voglio portarvi con me in un viaggio alla scoperta di un pesce che non solo incanta per la sua bellezza e il suo gusto squisito ma offre anche una sfida entusiasmante per chi ama la pesca sportiva: l’ombrina.

Un Incontro con l’Ombrina

L’ombrina (Umbrina cirrosa), conosciuta anche come ombrina bocca doro a volte scambiata per corvina , è un pesce che appartiene alla famiglia degli Sciaenidae. Si distingue per il suo corpo argenteo e robusto, e per la caratteristica barba sotto la mandibola, che le dà il nome “bocca doro”. Ma non lasciatevi ingannare dalla sua apparenza tranquilla; l’ombrina è un avversario degno di nota per ogni pescatore. Può raggiungere dimensioni con lunghezza anche di 70 cm per 30 kg di peso.

Dove e Quando Trovare l’Ombrina

L’ombrina ama le acque temperate e si trova comunemente nel Mar Mediterraneo, soprattutto lungo le coste italiane. È un pesce costiero che predilige fondali sabbiosi o fangosi, dove può nascondersi e tendere agguati alle sue prede. La primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per la sua pesca, quando le ombrine si avvicinano alla costa per riprodursi.

Tecniche di Pesca: L’Arte di Sedurre un’Ombrina

Per catturare un’ombrina, è necessario conoscere le tecniche di pesca più adatte. In Italia, i metodi più usati sono la pesca a fondo o il beach ledgering e solo occasionalmente a bolentino, più difficile con lo spinning da riva. La pesca a fondo si pratica dalla spiaggia con canna e mulinello, a bolentino anche con una piccola barca, utilizzando esche naturali come il gambero o il granchio. Lo spinning, invece, è perfetto per chi cerca un’esperienza più dinamica, lanciando artificiali che imitano le prede dell’ombrina.

I Luoghi dell’Ombrina: Mappa dei Tesori

“L’ombrina condivide l’habitat con spigole e orate. È frequente trovarle vicino alle foci dei fiumi, dove il mescolarsi delle acque dolci e salate crea un ambiente ideale per queste specie.” Purtroppo l’ombrina non sembra essere presente su tutte le coste della Penisola. Se siete alla ricerca dei migliori spot per incontrare l’ombrina, vi consiglio di esplorare le coste della Toscana, della Liguria e della Sardegna. Anche le zone a nord della Campania del Lazio e Abruzzo. Queste regioni offrono habitat ideali e sono note per le abbondanti catture. Non dimenticate di consultare le normative locali sulla pesca sportiva per assicurarvi di praticare la vostra passione nel rispetto delle leggi e della natura.

Esche per la pesca dell’ombrina

Sicuramente l’arenicola, il coreano e l’americano, sono esche preferite per l’ombrina ma anche bibi e cannolicchio fanno cadere nella trappola questo fantastico pesce.

Consigli per il Successo

Ecco alcuni consigli per aumentare le vostre possibilità di successo:

“Per pescare l’ombrina, a seconda delle condizioni marine, si possono usare sia canne da surfcasting che canne da beach ledgering. È consigliabile usare una canna da pesca sensibile, che ci aiuta a sentire anche le più lievi toccate dell’ombrina. Un buon terminale da utilizzare è il long arm con un piombo scorrevole, che può essere lungo fino a 1.50 metri, e si consiglia di usare ami Aberdeen dalla misura 2 fino a 1/0.”

  • Studiate il comportamento dell’ombrina e le condizioni meteorologiche.
  • Scegliete l’attrezzatura giusta: canne sensibili e resistenti, mulinelli affidabili e una selezione di esche e artificiali.
  • Ricorda di praticate il catch and release di pesci sottomisura per preservare la popolazione di ombrine e contribuire alla sostenibilità dell’ambiente marino.

Conclusione: Un’Esperienza Unica

La pesca dell’ombrina non è solo un’attività sportiva; è un’esperienza che ci connette con la natura e ci insegna il valore della pazienza e del rispetto per il mare. Ogni cattura è una storia da raccontare, un ricordo da custodire e, perché no, una deliziosa ricetta da condividere con gli amici.

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Pubblicato da Raccontidipesca

Pescatore e blogger per passione ! Nel tempo, ho sperimentato diverse tecniche di pesca, dal surf casting al legering al bolentino,passando dalla bolognese all’inglese, sia in acqua dolce che in mare. Ho seguito l’evoluzione della pesca “moderna”, come lo spinning e l’eging, con le varie sottospecie come il light rock fishing. Grazie agli articoli e ai post che pubblico, ho avuto il piacere di entrare in contatto con numerosi pescatori e appassionati che mi supportano nella scrittura, condividendo le loro esperienze, scoperte, tecniche, novità e suggerimenti. Da più di dieci anni scrivo e condivido le mie avventure di pesca con voi, nella speranza di ispirare e coinvolgere in questa meravigliosa attività. Attraverso il blog e i vari canali social ,come un gruppo e una pagina su Facebook , instagram ,Twitter, Pinterest . Spero che il mio entusiasmo sia contagioso e che, insieme, possiamo continuare a imparare, condividere e goderci la bellezza della pesca. Percorrendo la strada della ricerca dell’aggiornamento e della condivisione cerco di promuovere e condividere la pesca in tutte le sue forme , nel rispetto dell’ambiente e della natura cercando di far conoscere questa difficile parola che è il catch e release. A presto, amici pescatori !