Migliorarsi nella pesca a spinning in mare parte 1: i segreti dei predatori

By Luigi del Pizzo per Raccontidipesca

Migliorarsi nella pesca a spinning in mare parte 1: i segreti dei predatori 

Oggi parleremo di come migliorarsi nella pesca a spinning in mare, una tecnica affascinante e dinamica che mette alla prova le abilità di ogni pescatore.

In questa serie di articoli dedicati alla pesca a spinning in mare, andiamo a definire i parametri base per migliorarsi in questa tecnica. Tratteremo di una serie di argomenti utili sia a chi da poco si sta avvicinando a questa disciplina, ma con degli spunti di miglioramento utili anche a chi è già tecnicamente più esperto.

Partiamo dalla conoscenza del predatore, il nostro target nella battuta di pesca può essere differente sia per dimensioni che per caratteristiche di forma, ma soprattutto per abitudini comportamentali.

Conoscere il predatore che proveremo ad insidiare è di fondamentale importanza in qualsiasi habitat lo cercheremo (porto, scogliera, spiaggia, foce).

L’evoluzione della specie che la natura gli ha impresso in millenni di evoluzione, le sue abitudini, sono la chiave per riuscire a catturarlo.

Conoscere in modo approfondito la sua dieta alimentare, gli habitat che ama frequentare, eventuali finestre di attività e le sue tecniche di predazione, ci fanno capire i dettagli che dovremo sfruttare per raggiungere il nostro obiettivo: farlo abboccare alla nostra esca artificiale.

Sembrerebbe banale, ma fidatevi che in tanti anni di pratica lungo le coste italiane, sia da riva che dalla barca, ho conosciuto tanti pescatori o pseudo tali, che riuscivano a pescare dei pesci, si, ma senza mai comprendere appieno perchè ci riuscivano.

Lo facevano vedendo gli altri, imitando, copiando, ma erano bravi solo in quel preciso spot e su quei pesci. Quando avevano provato a pescare altrove, mettendo in pratica sempre le stesse strategia, il cappotto li aveva avvolti in tante tante occasioni.

I pesci si comportano in modo differente. La bravura del pescatore a spinning sta nel riuscire a comprendere come adattare lo stile di pesca, come il tipo di recupero, le esche, gli orari, cercando di intercettare le abitudini comportamentali del predatore.

Inoltre è doveroso dire che ci sono delle differenze sostanziali tra gli spot del sud, centro e nord Italia, anche trattandosi della stessa specie di pesce.


In alcune zone, pesci come ad esempio il serra, è diventato stanziale e si può trovare tutto l’anno, in altri contesti segue il solito andamento stagionale dovuto alle migrazioni tipiche della specie propria.

Stesso discorso anche per la spigola, anche se in parecchie situazioni è dovuta soccombere all’ arrivo del famelico “Pomatomus Saltatrix” Pesce Serra, migrando verso altri spot e lasciando a lui il terreno di caccia.

La conoscenza della specie, delle esche, delle attrezzature, degli orari di pesca e delle condizioni meteo marine da preferire nelle nostre battute, sono la base indispensabile da cui partire il nostro percorso di crescita, se vogliamo migliorare nella tecnica della pesca a spinning, ma anche nella pesca in generale. 

La bravura del pescatore a spinning sta nel riuscire a comprendere come adattare lo stile di pesca.

Questo fa di un pescatore qualsiasi, un pescatore attento e capace, in grado di risolvere situazioni di pesca difficili e differenti, che possiamo sempre incontrare nelle nostre pescate.

Ma come possiamo fare per conoscere i segreti dei predatori da sfruttare per le nostre attività alieutiche?
Le informazioni sono reperibili ovunque: sui saggi realizzati dagli studiosi delle specie di pesci, su riviste di settore, ma anche sul web ci sono tante informazioni sia in articoli che in video, ma dobbiamo ben capire se la fonte è affidabile o meno.
Altri modi sono: la frequentazione degli spot di pesca, parlare con altri pescatori, con gli amici di pesca e non, ma anche tentare diversi approcci e soluzioni nella pratica diretta. In altri casi, invece, magari dopo una serie di catture, possiamo fare i nostri esperimenti, una volta constatato che i pesci ci sono e sono in attività. Cambiamo esca, tipo di recupero, aspettiamo di pescare in condizioni meteo-marine limite o meglio ancora, proviamo di notte. Ogni spot ha le sue regole e ogni pesce le sue abitudini.

Una volta innescato il processo di crescita e miglioramento, difficilmente smetteremo di studiare, sperimentare e impareremo da ogni battuta, anche se il nostro carniere sarà vuoto!

Per il momento è tutto, se volete altre info in merito, scrivetemi all’indirizzo luigi@planetspin.it o tramite i social di Planetspin.it
Grazie a tutti per la lettura e… al prossimo articolo!

Invito i lettori di Raccontidipesca  a visitare il sito Planetspin, il forum e i social collegati ,dove si ha modo di condividere le proprie esperienze e assimilare quelle degli altri per rendere maggiormente efficaci le nostre battute di pesca. 

By Luigi del Pizzo con Raccontidipesca

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