Impara la pesca a spinning con il nostro ABC: i vocaboli che ogni principiante dovrebbe sapere.

Scritto da DAVIDE MONA per Raccontidipesca

I vocaboli dello spinning che ogni principiante dovrebbe sapere

Lo spinning è una tecnica di pesca sportiva che consiste nel lanciare e recuperare delle esche artificiali, chiamate anche spinner, che simulano la preda naturale dei pesci predatori. Lo spinning richiede abilità, esperienza e conoscenza del territorio e delle specie ittiche. Inoltre, lo spinning ha un suo linguaggio specifico, fatto di termini tecnici che possono sembrare ostici ai principianti. In questo post, vogliamo spiegare i vocaboli più usati nello spinning, per aiutarti a capire meglio questa affascinante disciplina.

Esche artificiali

Le esche artificiali sono gli elementi fondamentali dello spinning, in quanto servono a ingannare i pesci e a provocare il loro attacco. Esistono diversi tipi di esche artificiali, che si differenziano per forma, dimensione, colore, materiale, movimento e rumore. Alcune delle esche artificiali più comuni sono:

  • Hard bait: sono esche rigide, di solito in plastica o legno, che hanno una paletta anteriore che serve a farle affondare e a creare vibrazioni nell’acqua. Alcuni esempi di hard bait sono i crankbait, i jerkbait, i minnow e i lipless.
  • Soft bait: sono esche morbide, di solito in gomma o silicone, che hanno una forma e una consistenza simili a quelle di vermi, gamberi, pesciolini o rane. Alcuni esempi di soft bait sono i worm, i grub, i shad e i frog.
  • Metal lure: sono esche metalliche, di solito in acciaio o alluminio, che hanno una forma aerodinamica e riflettente, che attira i pesci con la luce e il rumore. Alcuni esempi di metal lure sono i jig, i spoon, i spinner e i spinnerbait.
  • Top water: sono esche che galleggiano in superficie e che creano disturbo nell’acqua, attirando i pesci che si nutrono in superficie. Alcuni esempi di top water sono i popper, i walker, i propeller e i buzzbait.

Attrezzatura

L’attrezzatura per lo spinning è composta da una canna, un mulinello, una lenza e un terminale. Ogni elemento ha delle caratteristiche specifiche, che influenzano la prestazione e il risultato della pesca. Vediamo quali sono:

  • Canna: è l’elemento che serve a lanciare e recuperare l’esca artificiale. La canna per lo spinning deve essere leggera, resistente e flessibile, per adattarsi al tipo di esca, al peso, alla distanza e alla forza del pesce. La canna per lo spinning si misura in metri o in piedi, e ha una potenza espressa in grammi o in libbre, che indica il peso massimo dell’esca che può lanciare. La canna per lo spinning ha anche un’azione, che indica il grado di curvatura della canna sotto sforzo. L’azione può essere fast (veloce), medium (media) o slow (lenta), a seconda di quanto la canna si piega dalla punta alla base.
  • Mulinello: è l’elemento che serve a contenere e a gestire la lenza. Il mulinello per lo spinning deve essere fluido, preciso e affidabile, per evitare grovigli, rotture o perdite di pesce. Il mulinello per lo spinning si misura in numeri, che indicano la capacità di lenza che può contenere e la velocità di recupero. Il mulinello per lo spinning ha anche un rapporto di recupero, che indica il numero di giri della bobina per ogni giro della manovella. Il rapporto di recupero può essere alto (superiore a 6:1), medio (tra 5:1 e 6:1) o basso (inferiore a 5:1), a seconda della velocità di recupero che si vuole ottenere.
  • Lenza: è l’elemento che collega il mulinello all’esca artificiale. La lenza per lo spinning deve essere resistente, invisibile e sensibile, per sopportare la forza del pesce, non farsi notare e trasmettere le vibrazioni dell’esca. La lenza per lo spinning si misura in millimetri o in pollici, e ha una resistenza espressa in chili o in libbre, che indica il peso massimo che può sopportare prima di spezzarsi.
  • La lenza per lo spinning può essere di diversi materiali, come il nylon, il fluorocarbon o il trecciato, che hanno pro e contro in termini di elasticità, visibilità e abrasione.
  • Terminale: è l’elemento che serve a collegare la lenza all’esca artificiale. Il terminale per lo spinning deve essere robusto, sicuro e adatto al tipo di esca e di pesce.
  • Il terminale per lo spinning è composto da un filo di acciaio o di fluorocarbon, che serve a proteggere la lenza dai denti dei pesci, e da un amo o da un anello, che serve a fissare l’esca. Il terminale per lo spinning si misura in centimetri o in pollici, e ha una resistenza espressa in chili o in libbre, che indica il peso massimo che può sopportare prima di cedere. Il terminale per lo spinning può essere di diversi tipi, come il monofilo, il multifilo o il wire, che hanno pro e contro in termini di flessibilità, invisibilità e durata.

Tecniche

Le tecniche per lo spinning sono le modalità con cui si lancia e si recupera l’esca artificiale, per simulare il comportamento della preda naturale dei pesci e stimolare il loro istinto predatorio. Le tecniche per lo spinning si differenziano per il tipo di esca, la profondità, la velocità e il movimento. Alcune delle tecniche per lo spinning più diffuse sono:

  • Lancio e recupero: è la tecnica più semplice e consiste nel lanciare l’esca a una certa distanza e recuperarla con una velocità costante, facendo in modo che l’esca segua una traiettoria lineare. Questa tecnica è adatta a esche che hanno un movimento autonomo, come i crankbait, i minnow o i spinner.
  • Jerk: è la tecnica che consiste nel lanciare l’esca e recuperarla con delle pause e delle accelerazioni, facendo in modo che l’esca cambi direzione e profondità. Questa tecnica è adatta a esche che hanno un movimento erratico, come i jerkbait, i lipless o i jig.
  • Twitch: è la tecnica che consiste nel lanciare l’esca e recuperarla con dei piccoli scatti della punta della canna, facendo in modo che l’esca abbia dei movimenti laterali e verticali. Questa tecnica è adatta a esche che hanno un movimento sussultorio, come i shad, i grub o i popper.
  • Walking the dog: è la tecnica che consiste nel lanciare l’esca e recuperarla con dei movimenti alternati della canna e della manovella, facendo in modo che l’esca zigzaggi in superficie. Questa tecnica è adatta a esche che hanno un movimento ondulatorio, come i walker, i propeller o i frog.

se vuoi ci sono altri vocaboli che puoi imparare in questo post

ABC Spinning!

Conclusioni

In questo post, abbiamo visto i vocaboli più usati nello spinning, per aiutarti a capire meglio questa tecnica di pesca sportiva. Speriamo che questo post ti sia stato utile e che ti abbia fatto venire voglia di provare lo spinning. Se hai domande, commenti o suggerimenti, lascia un messaggio qui sotto. E se ti è piaciuto questo post, condividilo con i tuoi amici pescatori. Grazie per aver letto e sempre in pesca!

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Pubblicato da Raccontidipesca

Pescatore e blogger per passione ! Nel tempo, ho sperimentato diverse tecniche di pesca, dal surf casting al legering al bolentino,passando dalla bolognese all’inglese, sia in acqua dolce che in mare. Ho seguito l’evoluzione della pesca “moderna”, come lo spinning e l’eging, con le varie sottospecie come il light rock fishing. Grazie agli articoli e ai post che pubblico, ho avuto il piacere di entrare in contatto con numerosi pescatori e appassionati che mi supportano nella scrittura, condividendo le loro esperienze, scoperte, tecniche, novità e suggerimenti. Da più di dieci anni scrivo e condivido le mie avventure di pesca con voi, nella speranza di ispirare e coinvolgere in questa meravigliosa attività. Attraverso il blog e i vari canali social ,come un gruppo e una pagina su Facebook , instagram ,Twitter, Pinterest . Spero che il mio entusiasmo sia contagioso e che, insieme, possiamo continuare a imparare, condividere e goderci la bellezza della pesca. Percorrendo la strada della ricerca dell’aggiornamento e della condivisione cerco di promuovere e condividere la pesca in tutte le sue forme , nel rispetto dell’ambiente e della natura cercando di far conoscere questa difficile parola che è il catch e release. A presto, amici pescatori !