By Antonio Falanga
Si parla sempre di spigole prese a bolognese,
spinning, surfcasting, ma c’è un altra bella tecnica per insidiare il nostro amico serranide che si può praticare dalla barca e che ci può regalare belle catture…la traina alla spigola.
Basterà anche avere una piccola barca con un piccolo fuoribordo,visto che si pescherà in prossimità della costa.
Per quanto riguarda i posti dove insidiarle, sappiamo che le spigole frequentano fondali di sabbia mista a roccia,le adiacenze delle strutture portuali,delle barriere frangiflutti, allevamenti di mitili,alle foci dei fiumi o canali anche di modesta portata.
Le catture possono verificarsi a profondità variabili dai 15 ai 20 metri.
La profondità standard per la traina varia però dai 5 ai 12 metri, ed e qui, infatti che,
potremmo pescare i più grossi esemplari. Al contrario di quanto si possa pensare,la traina alla spigola paga di più se praticata con esche artificiali che naturali vive.
Consiglio di usare minnow auto affondanti lunghi dai 5 ai 18 cm. ,trainati sotto la mezz’acqua, ad esempio sui 4 metri se il fondale è di 6 metri.
La velocità di traina è dai 3 ai 4 nodi. Per affondare le esche su fondali più
profondi consiglio i piombi a sgancio rapido quelli a siluro che risultano più aerodinamici in acqua e riducono molto le torsioni della lenza. Come canne consiglio canne che ci permettono di usare
terminali sottili, condizione questa irrinunciabile quando le acque sono limpide. Le canne dovranno essere con azione(6-12 libbre). Il diametro della lenza madre è praticamente irrilevante,meglio se trecciato 8x.
Essenziale è invece la sezione del terminale in fluoro carbon ,lungo almeno una decina
di metri,che in rapporto alla limpidezza o meno dell’acqua varierà da 0,25 allo 0,40.
Logicamente con terminali sottili le frizioni dei mulinelli dovranno essere tenute piuttosto lente per prevenire inevitabili rotture allo “strappo”.
Come colorazioni da scegliere per gli artificiali,posso dirvi che personalmente ho avuto più catture con il bianco testa rossa, seguito da bianco-azzurro,dal bianco e nero e dallo sgombrato.
Le ore migliori come sempre sono quelle del primo mattino, quelle con sole alto e quelle del pomeriggio inoltrato. Per l’assetto di traina adotteremo quello delle
due canne laterali con lenze portate ad almeno 50 metri dalla poppa.
Una eventuale terza canna potrà essere calata centralmente con lenza più affondata e più corta delle laterali. Voglio ricordarvi infine che le migliori chance le avremo in condizioni di acque velate e non troppo chiare.Un abbraccio a tutti voi Hunters….(articolo scritto da Antonio Falanga in esclusiva per il gruppo FB The Sea Hunters e per Raccontidipesca ).
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