UNA STRATEGIA DI PESCA NEL SURF CASTING

Scritto da DAVIDE MONA per Raccontidipesca

UNA STRATEGIA DI PESCA NEL SURF CASTING

Nella pesca con la canna da lancio dalla spiaggia, anche battendo litorali notoriamente pescosi e in condizioni meteo-marine delle migliori, potrà capitarci di passare delle ore in attesa di vedere piegare una canna concludendo l‘uscita con un cappotto a parere di tutti ormai preannunciato ed inevitabile.

UNA STRATEGIA DI PESCA NEL SURF CASTING
UNA STRATEGIA DI PESCA NEL SURF CASTING

Il fatto non deve meravigliaci più di tanto ,in quanto trattandosi di una pesca d’attesa nella quale è fondamentale l‘incontro della preda con il boccone.

Va da se’ che, indipendentemente dai luoghi e dalle condizioni, quando non ce attività sul fondo e di pesci in giro ce ne sono ben pochi, le possibilità di un tale incontro si riducono al minimo.

In simili condizioni la maggior parte  dei pescatori sarà portata a ricercare le prede il più lontano possibile dalla riva, ricorrendo a tutti i più  sofisticati espedienti per allungare i propri lanci, nell’illusione che se il pesce non è presente sotto riva debba necessariamente bazzicare i fondali più al largo.

A volte questa strategia potrà dare buoni risultati, ma per esperienze accumulate in anni di beach casting hanno ormai insegnato come nelle serate di scarsa attività alieutica la latitanza delle prede risulti pressoché fisiologica, tanto sotto riva quanta al largo.

L’unica arma che potremo avere a disposizione per risolvere a nostro favore una situazione cosi sfavorevole, magari non riempiendo il carniere almeno con qualche pesce  che possa evitarci un cappotto. consiste nel ’adottare una strategia di pesca adeguata Alla specifica circostanza.

Se nelle serate particolarmente pescose sarà sufficiente appoggiare l’esca sul fondo e attendere fiduciosi che questa venga in breve tempo ingoiata da qualche preda di passaggio, nelle battute caratterizzate da scarsa attività dovrà essere il nostro boccone a incontrare la preda e non il contrario.

A tal fine dovremo accelerare i tempi di ritorno in pesca evitando l’errore di aspettare per troppo tempo un’abboccata che tarda ad arrivare e che molto probabilmente non arriverà mai. Innanzitutto sarà opportuno eliminare il secondo amo da ogni canna, in quanto assolutamente inutile nelle serate di scarsa attività.

Questo ci permettere sia di evitare lo spreco di esca preziosa, sia di allungare di qualche metro verso il largo la nostra area di ricerca.

Dopodiché dovremo impegnarci in una sistematica e laboriosa azione di ricerca della preda, dividendo idealmente lo spazio di mare antistante in tanti piccoli settori, a partire dal sotto riva per arrivare alla massima distanza.

Una volta lanciate le canne si dovrà attendere una possibile abboccata per non più di dieci minuti, trascorsi i quali si dovrà provvedere con sollecitudine al recupero settori sempre diversi.
Solo variando per tutto l’arco della serata sia la direzione che  la distanza di lancio per saggiare più settori possibili, avremo la certezza di avere battuto metro per metro il fondale antistante.

strategia di pesca a fondo
strategia di pesca a fondo

Anche se per alcuni tutto ciò potrà equivalere alla ricerca del fantomatico ago nel pagliaio, il sistema  funziona e il più  delle volte i nostri sforzi verranno premiati dal risultato di spiaggiare qualche insperata preda fra l’incredulità di tutti i compagni di battuta.

Il giudizio finale?

Se poi il gioco valga la candela lo lascio  decidere a voi!.

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UNA STRATEGIA DI PESCA NEL SURF CASTING
UNA STRATEGIA DI PESCA NEL SURF CASTING

Personalmente posso confermare che applicando questa particolare strategia di ricerca sono riuscito in più occasioni a salvare l’esito di una gara.

Magari facendo quell’unica preda risolutiva in pochi minuti dal fischio di chiusura, o nella pesca di tutti i giorni.

La soddisfazione di essere riuscito a portare a riva qualche pesce su una spiaggia caratterizzata da una bella serie di cappotti.

Questi erano i risultati ai quali miravo, e mi hanno ampiamente ripagato di tutti gli sforzi profusi.

QUANDO IL PESCE E DIFFICILE CHI CERCA TROVA

Scritto da DAVIDE MONA per Raccontidipesca

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Pubblicato da Raccontidipesca

Pescatore e blogger per passione ! Nel tempo, ho sperimentato diverse tecniche di pesca, dal surf casting al legering al bolentino,passando dalla bolognese all’inglese, sia in acqua dolce che in mare. Ho seguito l’evoluzione della pesca “moderna”, come lo spinning e l’eging, con le varie sottospecie come il light rock fishing. Grazie agli articoli e ai post che pubblico, ho avuto il piacere di entrare in contatto con numerosi pescatori e appassionati che mi supportano nella scrittura, condividendo le loro esperienze, scoperte, tecniche, novità e suggerimenti. Da più di dieci anni scrivo e condivido le mie avventure di pesca con voi, nella speranza di ispirare e coinvolgere in questa meravigliosa attività. Attraverso il blog e i vari canali social ,come un gruppo e una pagina su Facebook , instagram ,Twitter, Pinterest . Spero che il mio entusiasmo sia contagioso e che, insieme, possiamo continuare a imparare, condividere e goderci la bellezza della pesca. Percorrendo la strada della ricerca dell’aggiornamento e della condivisione cerco di promuovere e condividere la pesca in tutte le sue forme , nel rispetto dell’ambiente e della natura cercando di far conoscere questa difficile parola che è il catch e release. A presto, amici pescatori !