Scritto da DAVIDE MONA per Raccontidipesca
PESCA A EGING IMPAVIDI CALAMARI
Le calde serate dell’estate sono ormai un ricordo lontano, le maniche corte hanno lasciato posto a maglioni e cappelli di lana . Il freddo pungente dell’inverno accompagnato spesso dai venti di nord spingono il pescatore comune a restare a casa .
Ma e’ proprio li che la passione per la pesca e la carica positiva che solo il mare riesce a darti sembra riscaldarti l’anima. E in queste sere d’inverno che vederti solo su uno scoglio ti fa’ pensare ma quanto sono malato. Mentre sorridi tra te stesso ti rendi conto che forse non sei l’unico .
Al tuo fianco c’e’ Vittorio un amico che conosci ormai da sempre che ti conquista con la sua semplicità’ e umiltà’ ,ma non e ‘l’unico, c’e’ anche Mauro il burlone del gruppo ti strappa sempre un sorriso ti trova sempre una parola positiva per un fallimento di pesca.
Dario il più’ giovane del gruppo, ma non per questo il meno bravo, anzi forse quello che ci spinge sempre alla ricerca del record. E’ poi ci sono io che mi diverto a raccontare la nostra passione.
La tecnologia sembra aiutarci nella ricerca delle condizioni meteo perfette,lo studio dello spot e’ fondamentale, su internet si sprecano le consultazioni di siti e app. sul meteo.
Sembra che abbiamo fatto tutti un corso come Meteorologo, niente sembra lasciato al caso, si parla di alba lunare ,alba solare, direzione dei venti tramonti e correnti marine.
Basta ormai un semplice Whatsapp per metterci tutti in contatto ed organizzare la pescata. Si va tutti a eging .
L’ eging sembra una pesca facile specie quella rivolta alle seppie e calamari ,ma con il passare del tempo ti accorgi che non lo e’ affatto. Lanci’ ,è attendi , la tua totanara un arnese fusiforme con una serie di punte ad un’estremità’,usato per catturare totani , calamari ,seppie e polipi , ti rendi conto di entrare in un mondo magico, fatto di attesa, di ricerca, immaggini di entrare in acqua con lui, con l’artificiale ” l’egi come viene chiamato”.
Scendi giù in acqua con lui, attraversi la Colonna d’acqua ,dalla superficie al fondo del mare, ti sembra di scendere negli’ inferi, un mondo fatto di sabbia misto a scogli e alghe, ti aspetti di trovare loro, I DIAVOLI ROSSI cosi come I pescatori amano chiamare il Calamari o i totani.
Il movimento dell’esca
Se fino a qualche anno fa’ si sosteneva che un recupero lento e costante fosse la chiave vincente per fare un bel carniere di calamari e seppie, I nostri colleghi Orientali hanno presentato nuove tecniche ti recupero ,un modo nuovo di presentare e
vivacizzare l’esca ,fatto di vere frustrate impartite alla canna ,che fanno schizzare l’egi in acqua con movimenti repentini ,e lunghe attese che pare riescano a stimolare maggiormente l’attacco del cefalopode.
Canna e mulinello che dedichiamo a questa tecnica :
Le canne che amiamo usare sono prevalentemente progressive con una spiccata azione di punta ,ma anche canne dedicate ad altre tecniche con un range di grammi che va dagli 4-5 gr. fino ai 20/25 gr senza mai esagerare con azioni di punta molto forti per evitare che durante la ferrata si possa strappare il delicate tentacolo del calamaro .
Di solito abbiamo canne con fusti molto sottili con anellatura a basso profilo che amiamo abbinare a mulinelli di taglia fino a 2500/3000 caricati con trecciati molto sottili ,spesso anche soltanto 0.08-0.10 millimetri ,con un finale in fluorocarbon che variamo dal sottilissimo 0.18 mm fino ad arrivare ad uno 0.30 mm a seconda dello spot.
L’uso del trecciato ci ha permesso rispetto al classico nylon gettate più’ lunghe e minore elasticità’ in modo da farci percepire in canna anche le più timide mangiate che spesso calamari e seppie fanno verso la preda quando lanciano un solo tentacolo.
Totanare e egi che utiliziamo:
Sono continui i dibattiti tra noi per I colori e I modelli di totanare o egi, abbiamo provato tutto quello che esiste in commercio dagli economici da un euro presi dai cinesi a quelli più’ blasonati e costosi. Dai modelli affondanti o deep a quelli meno affondanti shallow o con affondamento lento .
Siamo d’accordo nel dire che e ‘ utile disporre di un buon numero di egi o totanare di scorta ,con diverse azioni e diverse colorazioni che vanno dal rosso all’arancio, al giallo fosforescente, al nero per passare ai colori naturali.
Quelle che utilizziamo più’ spesso pero’ sono le misure numero 2.5 e le numero 3.0. Sarebbe bello poter avere la giusta ricetta ma credo che sia ancora da scoprire, provare provare provare….. Gli impavidi siamo noi pescatori che con costanza e tenacia sfidiamo freddo e gelo dell’inverno pur di catturare i Diavoli Rossi.
Nel raccontarvi di noi, speriamo di essere riusciti a dare qualche spunto, un consiglio o suggerimento su questa stupenda tecnica dell’ eging !
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