NOZIONI DI SPINNING: IL MULINELLO

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NOZIONI DI SPINNING: IL MULINELLO

Continuiamo questa rubrica dedicata allo spinning in mare parlando, subito dopo la canna, del mulinello. Per chi pratica questo tecnica, il mulinello è un attrezzo a cui bisogna fare moltissima attenzione perché è quello che più viene sollecitato (e che più sollecita il nostro corpo) durante l’azione di pesca, anzi in alcuni casi è proprio da lui che dipende la riuscita della stessa.

Considerando che in media in un ora di spinning si effettuano circa un centinaio di lanci, quindi in media qualcosa come duecento aperture e chiusure dell’archetto, un’ora di continuo recupero e va ancora peggio se si recuperano grossi artificiali da 40-50 grammi..immaginate a quale sforzo viene sottoposto il nostro mulinello e il nostro corpo!

NOZIONI DI SPINNING IL MULINELLO
NOZIONI DI SPINNING IL MULINELLO

Per cui un mulinello per lo spinning in mare deve essere necessariamente robusto e affidabile. Il che NON deve significare grosso e pesante anzi molto spesso è proprio questa la ragione per cui i mulinelli da spinning in mare fanno presto a raggiungere cifre elevatissime perché riescono a coniugare grande robustezza e potenza in ingombri, e quindi peso, ridotti. Proprio per raggiungere questo scopo molto spesso le aziende ricorrono a materiali innovativi, si pensi ad esempio al sistema Hagane di Shimano o al Zaion di Daiwa.

Fatta questa premessa cominciamo a capire quali devono essere praticamente le caratteristiche del mulinello in base alla pesca che vogliamo affrontare , è facile immaginare che un mulinello non può essere adatto a tutte le situazioni.
Per lo spinning alla spigola ad esempio il mulinello non deve avere grandi doti in termini di potenza visto che la spigola non è una grande combattente però, visto che lo spinning alla spigola si effettua principalmente con canne molto leggere dell’ordine dei 100 grammi di peso, il mulinello dovrà sicuramente essere molto leggero.

Un attrezzo tipico per questo utilizzo sarà un mulinello taglia 2500-3000-4000 di peso non superiore ai 250-300 grammi e che riesca a contenere 150 metri di trecciato del 12-15 libbre. Un’altra caratteristica ideale sarebbe il rapporto di recupero lento visto che andremo a lanciare per lo più esche siliconiche o piccoli artificiali con cui ispezionare buche e anfratti e perciò non devono essere recuperate velocemente.
Passando invece a predatori più combattivi, quali ad esempio serra e barracuda, dobbiamo cominciare a considerare il fattore potenza..l’ideale quì sarebbe un mulinello di taglia 4000-5000 con una frizione di almeno 6-7 kg e che contenga 150 metri almeno di trecciato del 20-25 libbre. Qui al contrario dello spinning alla spigola, il mulinello deve avere un rapporto di recupero elevato perché le esche artificiali per questi predatori devono essere recuperate abbastanza velocemente (velocissime per il serra, più lente per il barracuda).
Andando oltre e volendo quindi affrontare dei predatori ben più impegnativi quali leccie, palamite e tonnetti dovremo andare su attrezzi decisamente più robusti e performanti. Una scelta ideale sarebbe un mulinello di taglia 5000-6000 con una frizione di almeno 10-12 kg e che contenga almeno 300 metri di trecciato del 30 libbre almeno.
Per concludere, capitolo a parte per quanto riguarda lo spinning al tonno dove si usano mulinello di taglia 10000-140000 con frizioni esagerate quali 20-25 kg e che contengano almeno 500 metri di buon trecciato da 50-60 libbre almeno.
Credendo di avervi detto tutto concludo qui questo articolo incentrato sui mulinelli da spinning..

alla prossima puntata!

https://raccontidipesca.altervista.org/i-migliori-mulinelli-shimano-guida-allacquisto-recensiti-i-migliori-che-hanno-un-prezzo-ragionevole/

Francesco Paradiso del 

gruppo FB OLIMPO MARE By O.D.P:

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Pubblicato da Raccontidipesca

Pescatore e blogger per passione ! Nel tempo, ho sperimentato diverse tecniche di pesca, dal surf casting al legering al bolentino,passando dalla bolognese all’inglese, sia in acqua dolce che in mare. Ho seguito l’evoluzione della pesca “moderna”, come lo spinning e l’eging, con le varie sottospecie come il light rock fishing. Grazie agli articoli e ai post che pubblico, ho avuto il piacere di entrare in contatto con numerosi pescatori e appassionati che mi supportano nella scrittura, condividendo le loro esperienze, scoperte, tecniche, novità e suggerimenti. Da più di dieci anni scrivo e condivido le mie avventure di pesca con voi, nella speranza di ispirare e coinvolgere in questa meravigliosa attività. Attraverso il blog e i vari canali social ,come un gruppo e una pagina su Facebook , instagram ,Twitter, Pinterest . Spero che il mio entusiasmo sia contagioso e che, insieme, possiamo continuare a imparare, condividere e goderci la bellezza della pesca. Percorrendo la strada della ricerca dell’aggiornamento e della condivisione cerco di promuovere e condividere la pesca in tutte le sue forme , nel rispetto dell’ambiente e della natura cercando di far conoscere questa difficile parola che è il catch e release. A presto, amici pescatori !