Il Corona virus blocca pure i Pescatori Sportivi

Testo e foto by Davide Mona

Il Coronavirus blocca pure i Pescatori Sportivi

Roma, 10 marzo 2020 – Il premier Conte, con una conferenza stampa straordinaria, ha annunciato nuove misure finalizzate al contenimento dei contagi da Covid-19, che da stamani sono ufficialmente in vigore. Sostanzialmente il provvedimento – ribattezzato “Io resto a casa” – allarga a tutto il Paese i provvedimenti restrittivi già in essere in Lombardia e altre 14 province del Nord, fino al 3 aprile 2020. A cui si aggiunge “un divieto degli assembramenti all’aperto e in locali all’aperto”. L’Italia diventa dunque un’unica zona protetta.

Sembrerebbe un paradosso, ma anche un’attività sana e praticamente esente da qualsiasi aspetto negativo o sfavorevole di rischi come la pesca sportiva è costretta a bloccarsi momentaneamente a causa dell’emergenza Coronavirus.

«Dobbiamo essere consapevoli di trovarci di fronte a un provvedimento di carattere eccezionale, che lascerà scontento qualcuno, ma al contempo sicuri che la maggior parte dei pescatori capisca l’importanza di fare ognuno la propria parte in un momento così drammatico per il nostro Paese“. Si tratta di una situazione emergenziale e, come ribadito da più parti, tutti possono e devono attenersi alle disposizioni, per limitare i contagi e sostenere la sanità pubblica.

«Da un lato dobbiamo ragionare su quanto la pesca sia un’attività che “di solito” si svolga mantenendo una distanza di sicurezza e comunque in luoghi salubri quali in riva al mare le rive di fiumi  torrenti e laghi, dall’altro non dobbiamo  ignorare la necessità di muoverci sul territorio per raggiungerli – E’ importante chiarire che gli spostamenti devono essere effettuati a fronte di “comprovate esigenze”. Chi dichiara il falso può essere denunciato – I divieti di spostamento, la possibilità di favorire occasionali momenti di incontro, i pescatori  che avrebbero potuto dare sfogo alla loro passione recandosi sulle rive del mare, del fiume  sotto casa e quelli che, invece, per farlo sarebbero stati costretti a raggiungere un abitato limitrofo, ci deve comunque far riflettere “. Se da un lato questo sport ha indubbi vantaggi per la salute psicofisica delle persone che lo praticano, dall’altra si scontrerebbe con l’impossibilità di muoversi liberamente su tutto il territorio.

Deve prevalere  il buon senso.

non tutti hanno a portata di lancio un corso d’acqua un lago , il mare  e comunque sono necessarie brevi trasferte in altri Comuni, che vanno in contrasto con quelle che sono i decreti e le regole emanate # iostoacasa#.

Anche i social network oramai con post video messaggi di personaggi famosi https://www.facebook.com/pescareonline/videos/2464846297110088/ Attori cantanti influencer  ci invitano e  contribuiscono a questo pensiero comune Bisogna restare a casa. #Io resto a casa#

Testo e foto by Davide Mona

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