I PESCI NEI DINTORNI DELLA FOCE

I PESCI NEI DINTORNI DELLA FOCE

La foce di un fiume è il tratto in cui il corso d’acqua confluisce nel mare o in un lago o in altro corso d’acqua. Di solito la costa immediatamente vicina alla foce del fiume è uno dei posti migliori dove pescare. Di solito si creano spiaggioni, pietrosi e non ,in alcune foci vi sono anche moli di piccole dimensioni , sia dai brevi arenili che ,si possono alternare ai moli è possibile insidiare con successo diverse specie di pesci sia nelle ore diurne che durante la notte. Spigole, saraghi , orate , mormore, muggini, aguglie, lecce stella e ombrine (in quelle regioni d’Italia dove ci sono), sono tra le specie più frequenti , catturabili sia con tecniche come il surf casting o il beach ledgering lo spinning o anche a bolognese o a bombarda.

I pesci nei dintorni della foce .

Anche la pesca col vivo (gamberetto , mugginetto o anguillina), è molto praticata per la caccia grossa ai predatori ,unitamente all’ impiego degli artificiali. Tuttavia, il sistema che in assoluto è in grado di regalare ottimi carnieri in tempi ristretti è la tecnica della canna bolognese con il galleggiante fisso, abbinata all’impiego per esca e pastura del bigattino.

Le ore migliori per praticare le pesca in foce sono quelle notturne, tuttavia anche in prossimità del calare del sole si possono già vedere le prime mangiate. Da giugno alla fine di novembre, e qualche volta anche più in là a seconda delle temperature più o meno rigide ,la tecnica della bolognese consente di insidiare saraghi ,spigole e mormore. Le condizioni ottimali si verificano quando il mare eè leggermente agitato o è in scaduta, o quando l’acqua è velata a causa del fiume che scarica in mare acqua sporca dopo temporali o piogge consistenti.

La pesca in foce si può  anche  effettuare con un galleggiante piombato da due tre grammi, dotato di porta starlight, che viene inserito sulla lenza madre e fissato tra due pallini di piombo del n. 6. Il resto della piombatura e costituito da un unico pallino del n. 8 posizionato a circa un metro dall’amo (numero 12/14), che e legato al terminale distante un paio di metri dal galleggiante.

Anche pescando su fondali bassi , ad esempio da una spiaggia, e conveniente che l’esca dopo aver effettuato la lenta caduta dalla superficie al fondo , si posi su questo  e trascinata dal galleggiante, mosso dal vento , dalla corrente o dal flusso delle onde, si muova lentamente .

Una sorta di invito che avviene naturalmente senza bisogno di agire sul galleggiante, naturalmente avendo cura di trattenerlo leggermente quando l’azione degli agenti atmosferici  diventa troppo decisa.

Inoltre altre esche molto apprezzata specie all’interno della foce in corrente sono la tremolina francese e il koreano sopratutto dalle grosse spigole, che chissà forse confondono questi vermi per piccole anguille !  E da fare anche una riflessione su quelle che possono essere le molteplici esche artificiali sia soft che hard che possiamo riservare ai predatori che sono sempre presenti sia all’interno che all’esterno delle foci !

Come sempre buon divertimento e in bocca alla balena! 

“Grazie per aver letto il nostro post sulla passione della pesca! Siamo curiosi di conoscere le vostre storie e opinioni. Se volete restare sempre informati sui nostri post iscrivetevi alla news letter. Lasciateci un commento qui sotto e unitevi alla conversazione! La vostra partecipazione rende la nostra community più ricca e divertente. Non vediamo l’ora di leggere le vostre storie.

Per ogni domanda o suggerimento scriveteci pure a raccontidipesca@altervista.org

5,0 / 5
Grazie per aver votato!
Vuoi abilitare le notifiche?
Vuoi restare aggiornato abilita le notifiche Raccontidipesca terra cura dei tuoi dati e potrai cancellarli qundo vuoi
Attiva