Per tradizione l’Italia è all’avanguardia negli sport alieutici, siano essi di acqua dolce che di acqua salata. Del resto la posizione nel Mediterraneo e la situazione geografica favoriscono la pratica e lo sviluppo della pesca,sia essa industriale che sportiva.
Il surfcasting, certo è qualcosa di particolare.si tratta di uno sport nato al di fuori del Mediterraneo e su coste che
affacciano sugli oceani quindi con caratteristiche che dai noi solo forzatamente si possono rispettare (quali onde e maree non certe uguali a quelle generate dal’oceano).Il Surfcasting (letteralmente significa “lancio sull’onda” è una pesca che si effettua dalla spiaggia, con canne capaci di lanciare il complesso terminale ( esca e piombo) a distanze considerevoli dalla riva del resto il fatto che si sia sviluppato prima in Sardegna è indicativo. Solo un’isola cosi ventilata e ricca di spiagge consente di praticare costantemente il sufcasting. Quello che però stupisce noi italiani è notare come sia in Inghilterra che in Francia o in Spagna o addirittura in Portogallo, ma in generale in tutti i Paesi dove il surf si è sempre praticato, i caratteri peculiari del surfcasting viene omesso ,magari a favore del corrispondente “pesca a fondo”. In Italia siamo abituati a questa guerra che vede il surfcasting da una parte e la pesca a fondo dall’altra. Si è sempre cercato di tenere distinte le due cose e cosi continueremo a fare,benché qui da noi le due tecniche di pesca possono fondersi tra di loro. Per capirci ,basta immaginare una nostra tipica uscita a pesca del sabato sera. Armati di tutto punto per sopportare chissà quale mareggiata, arriviamo sul posto e la calma più totale a questo punto, per non rinunciare all’uscita effettuiamo i nostri bei tentativi,ma che tecnica di pesca è questa? Surfcasting o pesca a fondo?non si sa , oppure lo sono tutte e due.
1^ Parte continuerà
