Spigole e silicone

Spigole e silicone – di Matteo Mura

Spigole silicone spinning pesca

Quando il caldo dell’estate lascia spazio alle prime perturbazioni invernali e sfortunatamente le giornate si accorciano, le occasioni per poter pescare all’alba o al tramonto si riducono al fine settimana, salvo non avere altri impegni improrogabili. Ragione per la quale, durante i giorni feriali, il mio andare a pesca equivale a ritagliarmi un’ora tra i vari impegni.

Fortunatamente, i porti sono ambienti in cui i pesci non mancano, seppur sia obbligatorio rinunciare alla bellezza degli spot naturali, ed è principalmente al porto a cui ho rivolto la mia attenzione nelle ultime uscite, toccate e fughe velocissime alla ricerca della spigola.

Pur non avendo la possibilità di scegliere le condizioni in cui andare, qualche pesce è stato catturato, utilizzando principalmente esche in silicone (o soft baits).

Le ore notturne sembrano essere il momento migliore per catturare le spigole in porto. Alcuni esemplari sono stati catturati pescando nella corrente di un canale che collega una laguna al mare esterno, e le catture sono avvenute in condizioni di forte corrente, cercando di far “strisciare” l’esca sul fondo, un misto di sabbia e pietre dove la possibilità di perdere l’esca è dietro l’angolo, se non si presta attenzione al recupero.

Ho utilizzato una canna da 6’6 molto sensibile, adatta alla pesca con le esche in silicone in finesse, ma ritengo che una qualsiasi canna che riesca a gestire esche di piccole grammature non troppo lunga possa essere una possibile candidata almeno per provare la tecnica.

Alla canna, ho abbinato un mulinello di taglia 2500 imbobinato con un filo trecciato da 10 libbre.

Riguardo al finale, utilizzo del Fluorocarbon, e seppur esistano svariate tesi sulla differenza di catture tra filo normale e FC, anche quando è capitato di utilizzare della normalissima lenza non ho rilevato differenza sulle catture.


Pensando alle esche, non ho molto da raccontarvi. Solitamente entro nei negozi di pesca, o anche su internet, e compro quello che mi ispira. In linea di massima, molte catture sono avvenute utilizzando delle esche con “paddle tail”.

Utilizzo spesso il Black Minnow della Fiiish, una swimbait venduta già armata, la quale possiede una gomma morbidissima, chiaramente con i suoi pro e contro.

Un’altra esca che mi piace particolarmente sono i Ra – shad della Molix, nella misura da 4’8 gli utilizzo con teste piombate pesanti, così che possano lavorare bene anche in condizioni di forte corrente.

Una cosa che ritengo fondamentale, nella pesca in canale con forti correnti, è appunto la scelta della grammatura dell’esca.

E’ chiaro che posto che vai, situazione diversa che trovi, e seppur i pesci si comportino in linea di massima nello stesso modo, l’approccio in uno spot potrebbe non essere fruttuoso in uno spot diverso, anche con condizioni ambientali e climatiche similari.

Per la mia piccola esperienza, la maggior parte delle catture in corrente, in canale, avviene con l’esca che rasenta il fondo, ed appunto, sbagliando la grammatura dell’esca, si rischia o di non arrivare sul fondo oppure di restarci troppo ed incagliare.

Certo, avendo il tempo e la possibilità di scegliere quando andare a pesca, sceglierei condizioni decisamente diverse da quelle che ho trovato.

Gli anni passati, sono stati produttivi i giorni in cui le temperature cadevano drasticamente, nei momenti di tramonto, notte e alba, a volte trovando branchi di spigole in frenesia alimentare.

Le cadute di pressione, sotto i mille, sono segnali di perturbazioni imminenti e sono una condizione positiva per insidiare tutti i predatori, comprese le spigole.

Per quanto mi riguarda, la pesca con le soft bait necessita di un’approccio diverso rispetto alla pesca in scogliera in mezzo alla schiuma o negli ambienti naturali.

Credo sia necessario “tarare la bussola”, cercando di capire in base alla propria esperienza condizioni, luoghi e momenti oppportuni, che come già detto variano a secondo dei posti e delle condizioni.

Trovare la quadra anche con il gear è importante, cercando di trovare una canna che ci permetta un buon “feeling” con l’esca, sensibile da evitarci incagli e che “ferri” adeguatamente.

Swim Impact Keitech

Per il resto, vi rammento che quanto scritto vuole essere solo il racconto di quanto vissuto a pesca, perché come sottolineato più volte non esistono regole in questa magnifica passione, ma solo momenti di condivisione, chiacchiera e rispetto verso il mare.

Alla prossima!

By Matteo Mura

“In questo contenuto sono presenti uno o più link di affiliazione“

Se ti è piaciuto , e se pensi che piacerà anche agli amici, segnala questo post su FACEBOOK, cliccando sul pulsante blu qui in basso. Ovviamente restiamo in attesa dei vostri commenti ,felici di leggere le tue opinioni ed impressioni , ci aiuterai a crescere.

4,8 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Raccontidipesca

Pescatore e blogger per passione ! Nel tempo, ho sperimentato diverse tecniche di pesca, dal surf casting al legering al bolentino,passando dalla bolognese all’inglese, sia in acqua dolce che in mare. Ho seguito l’evoluzione della pesca “moderna”, come lo spinning e l’eging, con le varie sottospecie come il light rock fishing. Grazie agli articoli e ai post che pubblico, ho avuto il piacere di entrare in contatto con numerosi pescatori e appassionati che mi supportano nella scrittura, condividendo le loro esperienze, scoperte, tecniche, novità e suggerimenti. Da più di dieci anni scrivo e condivido le mie avventure di pesca con voi, nella speranza di ispirare e coinvolgere in questa meravigliosa attività. Attraverso il blog e i vari canali social ,come un gruppo e una pagina su Facebook , instagram ,Twitter, Pinterest . Spero che il mio entusiasmo sia contagioso e che, insieme, possiamo continuare a imparare, condividere e goderci la bellezza della pesca. Percorrendo la strada della ricerca dell’aggiornamento e della condivisione cerco di promuovere e condividere la pesca in tutte le sue forme , nel rispetto dell’ambiente e della natura cercando di far conoscere questa difficile parola che è il catch e release. A presto, amici pescatori !