SERRA CON IL TRANCIO DI NOTTE

By Danilo Triolo

Il pesce serra ormai è diventato uno dei predatori più diffusi e frequenti lungo le nostre coste.
Si può catturare dalla spiaggia, come pure da porti e scogliere, soprattutto nei periodi che vanno dalla primavera inoltrata a tutto ĺ’autunno.

canne da pesca in attesa raccontidipesca
Si può catturare dalla spiaggia, come pure da porti e scogliere

La taglia media del serra nelle nostre coste si aggira sui 1,5- 3kg… capitano anche catture di esemplari da 4-5kg, oltre diventano occasioni davvero poco frequenti, almeno qui sulla costa tirrenica messinese.

In questo piccolo articolo parleremo esclusivamente della pesca dalla spiaggia, insidiando questo predatore con tranci di pesce.
Abbiamo constatato che nei periodi di primavera e inizio estate i serra difficilmente si dimostrano attivi sul trancio, snobbandolo e preferendo pesci vivi.
Fine estate e autunno sembra che i migliori risultati arrivino di notte, in particolare sul trancio. Più volte mi è capitato di avere partenze di serra su questo.. snobbando addirittura l’esca viva in acqua, strano ma vero!

Il serra è un predatore abbastanza combattivo, spesso però ci viene incontro saltando e creando vari schizzi d’acqua in superficie, in questo caso non si manifesta ben poco in canna. Questo pesce ha un dentatura, come tutti sapete, molto tagliente. Malgrado l’utilizzo del cavetto d’acciaio, può capitare di tagliarlo ugualmente se il combattimento si prolunga troppo.
Per evitare ciò, il serra dev’essere combattuto! Pompatelo! Nei limiti… non giocateci due ore di frizione, anche perché se salta o viene incontro dovete essere veloci a recuperarlo a canna bassa cercando di far rimanere la lenza sempre in tensione, se no slamarlo diventa facilissimo.

L’attrezzatura usata sarà di ottima potenza, canne dedicate al surfcasting di potenza sui 150-200g, mulinelli taglia 8000-10000 imbobinati con del buon nylon dello 040 diretto, dove bisogna fare distanza si può optare per dello 030- 032 più schock leader dello 050.
Utilizzeremo piombi a piramide o a sfera (diciamo un pò tutti i piombi da tenuta), per tenere bene in tensione il nostro apparato pescante, è facilitare l’autofferrata.
Capita spesso che una volta il serra attacca la nostra esca, questo ci viene incontro, vedremo così la canna in bando, in questo caso bisogna ferrare subito in modo deciso. Non aspettate mai che il serra mangi bene… una volta che la canna parte bisogna ferrare subito e con decisione!

calamento per serra raccontidipesca
Il trave più usato è il long arm, montato su un minitrave d’acciaio

Il trave più usato è il long arm, montato su un minitrave d’acciaio oppure su una girella tripla robusta, finale dello 040 lungo dai 90cm al metro e mezzo in base alla profondità della spiaggia, logicamente più profonda è più il terminale sarà lungo. Infine al terminale collegheremo tramite girella o un buon nodo il cavetto d’acciaio che sarà lungo sui 30cm di libraggio sui 30 o 40lb.

Gli ami saranno robusti con una punta molto appuntita, per penetrare nelle fauci dure e robuste del serra.

Utilizzeremo tranci di pesce come esca, in particolare quello del cefalo o della spigola d’allevamento. In alternativa vanno anche bene la sarda, lo sgombro, il sugarello, la mormora e la salpa.

filetto per serra Raccontidipesca
tranci di pesce come esca,


Importante è sgallare l’esca dal fondo, utilizzando una striscia di polistirolo dentro il nostro trancio, non abbondate troppo…. L’esca deve galleggiare in modo neutro e non stare con il terminale sospeso totalmente in verticale!

Ormai il serra è di casa e la sua cattura può essere fatta tutto l’anno. I migliori mesi sono da agosto fino a novembre, ma anche dicembre, in particolare se la stagione si mantiene più mite, potrà essere ancora pescosa. Poi varie catture di serra anche a gennaio e febbraio sono state fatte, non resta che provarci… 😉

Danilo Triolo pesca al serra col trancio Raccontidipesca

Testo e foto by Danilo Triolo

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Pubblicato da Raccontidipesca

Pescatore e blogger per passione ! Nel tempo, ho sperimentato diverse tecniche di pesca, dal surf casting al legering al bolentino,passando dalla bolognese all’inglese, sia in acqua dolce che in mare. Ho seguito l’evoluzione della pesca “moderna”, come lo spinning e l’eging, con le varie sottospecie come il light rock fishing. Grazie agli articoli e ai post che pubblico, ho avuto il piacere di entrare in contatto con numerosi pescatori e appassionati che mi supportano nella scrittura, condividendo le loro esperienze, scoperte, tecniche, novità e suggerimenti. Da più di dieci anni scrivo e condivido le mie avventure di pesca con voi, nella speranza di ispirare e coinvolgere in questa meravigliosa attività. Attraverso il blog e i vari canali social ,come un gruppo e una pagina su Facebook , instagram ,Twitter, Pinterest . Spero che il mio entusiasmo sia contagioso e che, insieme, possiamo continuare a imparare, condividere e goderci la bellezza della pesca. Percorrendo la strada della ricerca dell’aggiornamento e della condivisione cerco di promuovere e condividere la pesca in tutte le sue forme , nel rispetto dell’ambiente e della natura cercando di far conoscere questa difficile parola che è il catch e release. A presto, amici pescatori !