La Pastura per chi pesca

Scritto da DAVIDE MONA per Raccontidipesca

La Pastura per chi pesca

Un bel dilemma pasturare a fondo o a mezz’acqua ? aggiungere molta o poca acqua? Bagnare correttamente uno sfarinato e dare la consistenza necessaria alla pastura è forse l’operazione più difficile di tutta la battuta di pesca. Innanzitutto va detto che gli sfarinati, a seconda della loro composizione , sono molto diversi l’uno dall’altro e che quindi necessitano di differenti dosi di acqua.

cefalo

Benvenuti a questa guida informativa, su come seguire le regole fondamentali per ottenere risultati eccellenti nella pesca.

Quando vi trovate al vostro posto di pesca, vi troverete davanti a un mondo di possibilità, ma prima di immergervi in questa avventura!

Bisogna conoscere bene il luogo, le specie di pesci presenti, le condizioni atmosferiche e soprattutto la pastura migliore per il nostro scopo .

La pastura è il composto che si usa per attirare i pesci verso il nostro amo, e deve essere preparata con cura e precisione.dobbiamo concentrarci sulla pastura, un elemento cruciale per il successo della pesca. Esistono appositi recipienti per la pastura, ma la bellezza di questa pratica è che anche un semplice secchio di pittura pulito e riciclato può andare più che bene (come fanno i vecchi pescatori di un tempo). Il segreto è nella cura e nell’attenzione che mettiamo in ogni dettaglio.Ma veniamo ad esaminare le regole fondamentali alle  quali occorre attenersi per ottenere un buon risultato

Come preparare la pastura

Per preparare la pastura, avrete bisogno di uno sfarinato, che è una miscela di farine di origine vegetale o animale, e di un liquido, che può essere acqua, latte, succo di frutta o altro. Lo sfarinato si trova in commercio in varie tipologie, a seconda del tipo di pesca che si vuole praticare. Esistono sfarinati per la superficie, per il fondo o per la mezz’acqua, che differiscono per la granulometria, la composizione e la capacità di disgregarsi in acqua.

preparazione della pastura rcp

Per mescolare lo sfarinato con il liquido, potete usare un recipiente apposito o un semplice secchio pulito. L’importante è non bagnare troppa pastura alla volta, ma conservarne una parte asciutta da aggiungere in caso di errore. Versate il liquido a poco a poco, mescolando bene con la mano aperta, fino a ottenere un composto omogeneo e morbido, che non si attacchi alle mani né al secchio. Fate riposare la pastura per almeno 15 minuti prima di usarla.

Un aspetto importante da tenere a mente è evitare di bagnare la pastura in eccesso. Invece, vi consiglio di conservare una piccola quantità di pastura da parte. Questo piccolo accorgimento vi permetterà di correggere eventuali errori nella quantità d’acqua che aggiungete. Il processo di far assorbire l’acqua allo sfarinato richiede pazienza e attenzione. Versate l’acqua poco alla volta, mescolando continuamente con il palmo della mano aperta. Questo è un momento magico in cui si crea una connessione con la natura, in attesa di ciò che verrà.

Come usare la pastura

Pasturare bene equivale a pescare  bene. Per poter pasturare bene è necessario porre attenzione ad alcuni fattori: la  corrente, la presenza del pesce, la   profondità del fondale e a  quella a cui  staziona il pesce che stiamo insidiando. Solitamente si inizia lanciando in acqua nella zona in cui intendiamo calare  la lenza, e un po’ più distante da tale zona, un grosso quantitativo di  pastura variabile da 500 gr ad 1Kg, per poi ridurre velocemente tale  quantitativo, col passare dei minuti, quando il pesce è ormai in zona. A questo punto dovremo solo mantenere pasturata la zona lanciando in acqua   piccole palle di pastura, grandi quanto una noce in maniera regolare ma   senza eccedere per evitare l’effetto negativo di spaventare o saziare il   pesce.

Quando iniziate a creare le palline di pastura, prestate attenzione a come lavorano in acqua. Questo è il vostro primo contatto con il mondo subacqueo che state per esplorare. Con la stretta della mano, provate a formare una pallina di pastura e, se potete, lanciatela in acqua. Osservate attentamente a quale altezza si rompe. Questo è il vostro segnale, la vostra connessione con il mondo sottomarino. Regolatevi in base a questa informazione.

Quanto più comprimete le palline di pastura con la mano, tanto più si sfalderanno a profondità maggiori, o addirittura si poseranno sul fondo, e poi si romperanno lentamente. Se, invece, comprimete leggermente, vedrete la pastura rompersi a mezz’acqua. Questo semplice gesto di connessione con il vostro ambiente vi darà il potere di adattarvi alle diverse sfide che la pesca vi presenterà.

Ora, a seconda se state pescando in superficie, a mezza profondità o in profondità, sapete come regolare la compressione della pastura. E se vi sentite intimiditi, ricordate che sul mercato esistono già pasture e sfarinati composti per la superficie o il fondo.

palla-di-pastura rcp

Considerazioni da fare

Se ad esempio ci accorgiamo che nella zona di pesca ci sono forti correnti,  potremo utilizzare la sabbia per appesantire le palle di pastura in modo che  le stesse raggiungano velocemente il fondo. E’ utile sottolineare che ingredienti e farine che compongono le pasture sono molteplici e molto personalizzabili ma quali elementi base abbiamo comunque alcuni o sempre i soliti ingredienti:Il componente base della Pastura da mare è la Sarda macinata  preventivamente con un passa carne e mescolata con del sale doppio da  cucina, abbinata ad uno Sfarinato che sceglieremo tra quelli in  vendita nei negozi di pesca in base al tipo di pesca che vogliamo effettuare  ovvero in base al tipo di pesce che vogliamo insidiare.

L’aggiunta fondamentale è costituita dal Pane,  meglio se tostato, che serve a dare volume allo sfarinato acquistato. inoltre completare la composizione della  pastura possono concorrere, in dosi minime, altre sostanze aromatizzanti e  persino coloranti in polvere. Aglio coriandolo, anice, anice stellato,  finocchio, cumino, liquirizia, vaniglia, latte in polvere, sali minerali,  proteine, stimolanti di appetito, etc. a seconda se ci troviamo in acqua dolce per esempio per  la cattura di barbi, scardole ,carpe o in mare per insidiare  cefali saraghi orate etc.etc., dove per esempio potremmo aggiungere bigattini o anche cozze tritate.    Questi componenti non fondamentali, rappresentano quel tocco in più che ogni  pescatore agonista e non, cerca di dare alla sua pastura per personalizzarla e  renderla appetibile ad una specie di pesce in particolare.

Pesca al Muggine: Ricetta per l’esca fatta in casa”

Ricordate sempre: pasturare bene equivale a pescare bene. E per pasturare bene, dovete porre attenzione ai dettagli, affermando la vostra presenza in questo meraviglioso mondo della pesca. La pazienza e la comprensione delle leggi dell’acqua vi permetteranno di raggiungere risultati straordinari. La pesca è molto più di un semplice passatempo, è una connessione con la natura e un’opportunità di crescita personale. In ogni lancio della vostra canna, c’è la promessa di una nuova avventura e di un’incredibile scoperta.

A questo punto in bocca alla balena !!!

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Pescatore e blogger per passione ! Nel tempo, ho sperimentato diverse tecniche di pesca, dal surf casting al legering al bolentino,passando dalla bolognese all’inglese, sia in acqua dolce che in mare. Ho seguito l’evoluzione della pesca “moderna”, come lo spinning e l’eging, con le varie sottospecie come il light rock fishing. Grazie agli articoli e ai post che pubblico, ho avuto il piacere di entrare in contatto con numerosi pescatori e appassionati che mi supportano nella scrittura, condividendo le loro esperienze, scoperte, tecniche, novità e suggerimenti. Da più di dieci anni scrivo e condivido le mie avventure di pesca con voi, nella speranza di ispirare e coinvolgere in questa meravigliosa attività. Attraverso il blog e i vari canali social ,come un gruppo e una pagina su Facebook , instagram ,Twitter, Pinterest . Spero che il mio entusiasmo sia contagioso e che, insieme, possiamo continuare a imparare, condividere e goderci la bellezza della pesca. Percorrendo la strada della ricerca dell’aggiornamento e della condivisione cerco di promuovere e condividere la pesca in tutte le sue forme , nel rispetto dell’ambiente e della natura cercando di far conoscere questa difficile parola che è il catch e release. A presto, amici pescatori !