Cinque saraghi diversi ma parenti stretti

Scritto da DAVIDE MONA per Raccontidipesca

Saraghi: cinque specie diverse ma parenti stretti. Come riconoscerli e pescarli

sarago_maggiore foto

Forse non tutti sanno che:

I saraghi sono tra i pesci più amati e ricercati dai pescatori sportivi. Ma sai che esistono cinque tipi diversi di saraghi, che hanno caratteristiche, abitudini e tecniche di pesca diverse? In questo post ti racconto tutto quello che devi sapere sui saraghi, i loro parenti stretti e come pescarli al meglio.

Cos’è un Sarago?

Un sarago è un pesce osseo appartenente alla famiglia degli Sparidi, che comprende oltre 120 specie diffuse in tutti i mari temperati e tropicali del mondo. I saraghi sono pesci di forma ovale, con una bocca piccola e denti forti, adatti a frantumare le conchiglie e i crostacei di cui si nutrono. Hanno una colorazione variabile, che va dal grigio al bruno, con striature o macchie più scure. Alcuni saraghi hanno anche delle pinne colorate o delle macchie rosse o blu.

I saraghi sono pesci molto diffusi nel Mar Mediterraneo, dove popolano le zone rocciose, le praterie di posidonia e i fondali sabbiosi. Sono pesci gregari, che vivono in branchi numerosi, spesso misti con altre specie di sparidi. I saraghi sono pesci molto combattivi e apprezzati per la loro carne saporita e pregiata.

Quali sono i cinque tipi di saraghi più’ comuni nel mediterraneo?

Questi sono solo i cinque Saraghi più diffusi nel Mediterraneo tra le 13 specie e le 11 sottospecie presenti in natura.Esistono cinque tipi principali di saraghi, che si distinguono per le loro dimensioni, la loro forma e la loro colorazione.

Ecco quali sono:

Sarago maggiore (Diplodus sargus): è il sarago più comune e diffuso nel Mediterraneo. Ha una forma allungata e una colorazione grigia con striature verticali nere. Può raggiungere i 45 cm di lunghezza e i 2 kg di peso. Il sarago si trova fino a 50 metri di profondità e si nutre di molluschi, crostacei e alghe. È un pesce molto vorace e aggressivo, che difende il suo territorio dagli intrusi. Questa spece si pesca con la canna da riva o dalla barca, usando esche naturali o artificiali.

Sarago Maggiore

Sarago Pizzuto (Diplodus puntazzo): è il sarago più grande e robusto. Ha una forma ovale e una colorazione grigia con striature verticali nere e una macchia nera sulla coda. Può raggiungere i 60 cm di lunghezza e i 4 kg di peso. Si trova fino a 100 metri di profondità e si nutre di molluschi, crostacei e pesci. È un pesce molto forte e resistente, che offre una bella battaglia al pescatore. Si pesca con la canna da barca, usando esche naturali o artificiali.

Sarago Pizzuto

Sarago Fasciato (Diplodus vulgaris): è il sarago più piccolo e snello. Ha una forma allungata e una colorazione grigia con striature verticali nere e una fascia nera orizzontale che attraversa l’occhio. Può raggiungere i 30 cm di lunghezza e i 500 g di peso. Si trova fino a 30 metri di profondità e si nutre di molluschi, crostacei e alghe. È un pesce molto vivace e curioso, che si avvicina facilmente alle esche. Si pesca con la canna da riva o dalla barca, usando esche naturali o artificiali.

sarago Fasciato

Sarago Sparaglione (Diplodus annularis): è il sarago più colorato e vistoso. Ha una forma ovale e una colorazione grigia con striature verticali nere e una macchia rossa sul peduncolo caudale. Può raggiungere i 25 cm di lunghezza e i 300 g di peso. Si trova fino a 40 metri di profondità e si nutre di molluschi, crostacei e alghe. È un pesce molto socievole e gregario, che forma branchi numerosi e variopinti. Si pesca con la canna da riva o dalla barca, usando esche naturali o artificiali.

Sarago Sparaglione

Sarago Testa nera (Spondyliosoma cantharus): è il sarago più diverso dagli altri. Ha una forma ovale e una colorazione bruna con una macchia nera sulla testa e una macchia blu sulle guance. Può raggiungere i 40 cm di lunghezza e i 2 kg di peso. Si trova fino a 150 metri di profondità e si nutre di molluschi, crostacei e pesci. È un pesce molto schivo e solitario, che si nasconde tra le rocce e le alghe. Si pesca con la canna da barca, usando esche naturali o artificiali.

Come pescare i saraghi?

I saraghi sono pesci molto ambiti dai pescatori sportivi, sia per il loro valore gastronomico che per il loro spirito combattivo. Per pescare i saraghi, bisogna conoscere il loro comportamento, il loro habitat e le loro abitudini alimentari. In generale, i saraghi sono pesci che si muovono in branchi, che si nutrono di giorno e che prediligono i fondali rocciosi o sabbiosi, dove trovano il loro cibo. Per pescare i saraghi, si possono usare diverse tecniche e attrezzature, a seconda della profondità, della corrente e della stagione. Ecco alcune delle tecniche più usate:

  • Bolentino: consiste nel calare una lenza con uno o più ami esche da una barca ferma o alla deriva. Si usa una canna da bolentino, un mulinello, una lenza madre, un piombo, un terminale e delle esche naturali o artificiali. Le esche più usate sono i molluschi, i crostacei, e i classici vermi di mare come ad esempio il koreano, o esca di palo . Si pesca a diverse profondità, a seconda del tipo di sarago che si vuole catturare. Il bolentino è una tecnica efficace e divertente, che permette di pescare anche altre specie di pesci.
  • Surfcasting: consiste nel lanciare una lenza con uno o più ami esche da una spiaggia o da una scogliera. Si usa una canna da surfcasting, un mulinello, una lenza madre, un piombo, un terminale e delle esche naturali o artificiali. Le esche più usate sono i molluschi, i crostacei, i vermi di mare come arenicola ,koreano , americano,. Si pesca a diverse distanze dalla riva, a seconda del tipo di sarago che si vuole catturare. Il surfcasting è una tecnica appassionante e rilassante, che richiede abilità e pazienza.
  • Canna con galleggiante: consiste nel lanciare una lenza con un galleggiante specie dalla scogliera con mare mosso con queste condizioni meteorologiche si possono avere buoni risultati per la cattura di quelli di grossa taglia. Anche esche come i bigattini possono fare al caso nostro, ma sicuramente utilizzare una pastella o il gambero ,la sarda in alcune località anche con cubetti di formaggio.
  • Spinning: consiste nel lanciare e recuperare una lenza con un’esca artificiale da una barca o da una riva. Si usa una canna da spinning, un mulinello, una lenza madre, un terminale e un’esca artificiale. Le esche più usate sono piccoli minnow, i jig, o piccole gommine tipo shad . Si pesca a diverse profondità e velocità, a seconda del tipo di sarago che si vuole catturare. Lo spinning è una tecnica dinamica e avvincente, che stimola l’istinto predatorio dei saraghi.

Curiosità !

Sai quanti anni vive un sarago?

Raggiunge una lunghezza massima di 45 cm per 2 kg di peso. Vive fino a 10 anni.

Esiste una tipologia di questa specie che si chiama :

Sarago Faraone  (Diplodus Cervinus)

Sarago Faraone

Il bellissimo e imponente Sarago Faraone che lo si trova quasi esclusivamente vicino alla Sicilia e alla Sardegna (e comunque pescato occasionalmente nei nostri mari), è assai più diffuso lungo le coste nordafricane rispetto a quelle europee.Vive su fondi rocciosi fino a circa 200 m. A delle carni molto apprezzate, anche se ,sembra che in determinate condizioni il pesce,possa emettere uno sgradevole odore mentre viene cucinato, che comunque sparisce dopo pochi minuti di cottura.

Conclusione

I saraghi sono pesci affascinanti e sfidanti, che offrono grandi soddisfazioni ai pescatori sportivi. Ogni tipo di sarago ha le sue peculiarità e richiede una tecnica e un’attrezzatura adeguata. In questo post ti ho mostrato i cinque tipi di saraghi, le loro caratteristiche, il loro habitat e solo alcune tecniche di pesca. Spero che queste informazioni ti siano state utili e ti abbiano ispirato a provare a pescare i saraghi.

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Pubblicato da Raccontidipesca

Pescatore e blogger per passione ! Nel tempo, ho sperimentato diverse tecniche di pesca, dal surf casting al legering al bolentino,passando dalla bolognese all’inglese, sia in acqua dolce che in mare. Ho seguito l’evoluzione della pesca “moderna”, come lo spinning e l’eging, con le varie sottospecie come il light rock fishing. Grazie agli articoli e ai post che pubblico, ho avuto il piacere di entrare in contatto con numerosi pescatori e appassionati che mi supportano nella scrittura, condividendo le loro esperienze, scoperte, tecniche, novità e suggerimenti. Da più di dieci anni scrivo e condivido le mie avventure di pesca con voi, nella speranza di ispirare e coinvolgere in questa meravigliosa attività. Attraverso il blog e i vari canali social ,come un gruppo e una pagina su Facebook , instagram ,Twitter, Pinterest . Spero che il mio entusiasmo sia contagioso e che, insieme, possiamo continuare a imparare, condividere e goderci la bellezza della pesca. Percorrendo la strada della ricerca dell’aggiornamento e della condivisione cerco di promuovere e condividere la pesca in tutte le sue forme , nel rispetto dell’ambiente e della natura cercando di far conoscere questa difficile parola che è il catch e release. A presto, amici pescatori !